Alfredo Trombetta

nasce il 20 gennaio 1879 a Napoli dove la zia paterna Camilla svolge l’attività di ostetrica. Alfredo è interessato da subito al lavoro del padre e impara l’arte del disegno e della fotografia. Con il suo apporto la qualità dello Studio fotografico di famiglia aumenta; nel 1900 partecipa all’Esposizione Internazionale di Dresda, dove riceve la medaglia di bronzo, e all’Esposizione internazionale di Bruxelles. Negli anni successivi Alfredo riceve premi e riconoscimenti in tutta Europa: nel 1908 la SFI di Firenze lo nomina il giovane Alfredo socio d’onore.

Il 19 settembre 1910 Alfredo sposa Giulietta De Giorgio e dalla loro unione nascono i figli Anna (1911), Antonio (1912), le gemelline Maria e Lidia (1914), Mario (1920) e Ada (1922).
La casa del fotografo di Campobasso diventa a poco a poco una specie di salotto culturale. Nel 1912 egli viene nominato Cavaliere della Corona d’Italia, nel 1919 Ufficiale, poi Commendatore e, nel 1940, Cavaliere dei santi Maurizio e Lazzaro. Nello studio, luogo di ritrovo, passano e si fermano gli uomini di cultura, da Giovanni Gentile e Benedetto Croce, a Francesco D’Ovidio.
Alfredo prosegue la professione di fotografo ricevendo ulteriori premi e apprezzamenti, realizza alcuni album dedicati ai Paesaggi Sanniti e ai Costumi del Sannio (utilizzando anche le foto del padre Antonio), esposizioni nella mostra etnografica di Roma raccolta da Athos Mainardi.

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Si dedica alla realizzazione di cartoline commemorative e acquerelli e pubblica su numerose riviste di settore, è corrispondente de “ll Messaggero” e de “ll Mattino”, ma ha scrive anche per altre testate, come “ll Giornale d’Italia”, “La Provincia di Campobasso”, l’”Avvenire del Sannio”, il “Foglietto”, “Il Popolo molisano”, “Il Molise fascista”, “Molise nuovo”, il “Giornale del Molise” con interventi sempre inerenti alle bellezze naturalistiche, artistiche, folkloriche e storico-architettoniche del Molise.

Viene nominato Ispettore Onorario ai Monumenti e Presidente del Comitato delle Arti e Tradizioni. Svolge l’attività di docente di Disegno e di Calligrafia in istituti di Campobasso e di Bojano e diventa commissario di Storia dell’Arte, per chiara fama, in numerosissime commissioni degli Esami di Maturità. Muore a Campobasso il 10 marzo 1962.

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