Home » Scopri la città » Chiese » Cattedrale della Santissima Trinità
La chiesa venne edificata nel 1504 per volere del feudatario Andrea de Capoa e, distrutta dal terremoto del 1805, venne ricostruita in stile neoclassico su progetto dell’architetto Bernardino Musenga. Sede della confraternita della Trinità fino al 1809, divenne cattedrale nel 1927.
Fino al 1933 fu oggetto di lavori di ristrutturazione tra cui vanno menzionati l’innalzamento della navata centrale e la costruzione dell’abside che ospita un affresco di Romeo Musa raffigurante la Pentecoste. L’interno, diviso in tre ampie navate, conserva due grandi cappelle, aperte nelle navate laterali, affrescate da Amedeo Trivisonno. In fondo alla navata centrale è possibile ammirare un elegante baldacchino sostenuto da colonne con capitelli corinzi che sovrasta l’altare maggiore. Nella navata sinistra è situato il fonte battesimale in granito e a forma di vasca quadrata risalente al 1745.
Sulla parete destra del presbiterio è posizionato un dipinto raffigurante la Madonna di Costantinopoli, opera risalente al XVI secolo. Le vetrate policrome dell’abside rappresentano i santi difensori del dogma della Trinità: Sant’Agostino, Sant’Ilario, Sant’Atanasio e San Nicola.
Gli affreschi di Trivisonno
La Cattedrale vanta al suo interno una serie di affreschi di pregio, opera del campobassano Amedeo Trivisonno. Sulla controfacciata si possono ammirare, al di sopra della porta, un dipinto a tempera raffigurante il primato di Pietro, in basso, il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Nella cappella della Madonna del Rosario, aperta nella navata sinistra, Trivisonno realizzò nel 1938 due affreschi: l’uno ritrae la famosa battaglia di Lepanto tra l’armata cristiana e quella turca del 7 ottobre 1571; l’altro raffigura la predicazione di San Domenico agli Albigesi. La cappella del Santissimo Sacramento della navata destra accoglie il grande affresco dell’ultima Cena realizzato nel 1933. Il dipinto, che contiene motivi dell’Antico e del Nuovo Testamento, è pregevole per l’originalità della composizione e per la concezione cristocentrica.
Piazza Gabriele Pepe, 19
Aperta tutti i giorni dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 20.00
Ingresso gratuito