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La chiesa nasce nel medioevo come chiesa suburbana, annessa ad una struttura ospedaliera e già nel tardo Trecento diviene sede di una confraternita laicale collegata alla presenza nella zona di contadini e pastori. Il suo aspetto attuale è frutto di modifiche effettuate dal ‘500. Il portale, che presenta i simboli di S. Antonio Abate e S. Leonardo, risale al 1572. La facciata, a coronamento lineare, si presenta priva di elementi decorativi significativi. Il campanile, ubicato nella zona posteriore dell’edificio, è stato ricostruito nel 1864.
La chiesa, ad una navata e con soffitto piano dipinto da Amedeo Trivisonno con la rappresentazione della Cacciata di Lucifero dal Paradiso, custodisce al suo interno numerose opere d’arte. Gli altari in legno dorato, realizzati entro la prima metà del Seicento, presentano opere di pittura e scultura tra le più importanti presenti nella regione: l’altare di S. Benedetto presenta un dipinto raffigurante il Santo che guarisce un ossesso e la Pietà opere di Francesco Guarino da Solofra; l’altare di S. Antonio abate custodisce la statua del Santo databile al XV secolo circondata da piccole tele raffiguranti episodi della vita di Sant’Antonio opera del Guarino; l’altare del Crocifisso ospita il dipinto raffigurante il Padre Eterno del pittore napoletano Paolo Fenoglio; l’altare della Candelora con la statua lignea della Madonna e le tele del pittore Scipione Cecere; l’altare principale è arricchito da un dipinto di influsso fiammingo del tardo Cinquecento raffigurante le tentazioni di Sant’Antonio abate. Il presbiterio, il cui soffitto è decorato con un dipinto di Leo Paglione, presenta due grandi tele settecentesche dell’artista campobassano Luca Iapoce.
Via Sant’Antonio Abate
Aperta al pubblico