Con un decreto del 1804 il re di Napoli Gioacchino Murat autorizzò a Campobasso la costruzione di un nuovo borgo fuori dalle mura medioevali. Il progetto scelto fu quello dell’architetto Bernardino Musenga che prevedeva una piazza ed ampie strade in direzione della via per Napoli.
La piazza fu chiamata prima Piazza Gioacchino Murat e poi, nel 1832, fu intitolata a Re Ferdinando II; solo il 2 giugno 1861 fu intitolata al Sovrano di Casa Savoia, Vittorio Emanuele II.
Posta lungo il corso principale della città è delimitata dal Palazzo di Giustizia e da Palazzo San Giorgio, sede del Comune.
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Al centro della piazza c’è una fontana con zampilli inaugurata il 9 novembre del 1889.
Questa piazza è detta dai campobassani anche “Largo della Libera” per via della chiesetta della Madonna della Libera che occupa un angolo del Palazzo comunale.
Nel 2012 in piazza Vittorio Emanuele II è stata istallata una statua raffigurante San Giorgio, opera dello scultore Alessandro Caetani. Particolare curioso dell’opera è che il Santo, diversamente dal solito, impugna la lancia con la quale trafigge il drago con la mano sinistra.
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